Mercoledì 6 novembre 2024 – ore 18,45 – Spazio Garibaldi, piazza Garibaldi 2-4, MonzaPPublished on Ottobre 21st, 2024 | Category: ATTIVITA, INCONTRI ED EVENTI, NEWS, PROSSIMI APPUNTAMENTI, ULTIME NOTIZIE
Abbiamo il piacere di invitarvi a un nuovo interessante incontro che avrà luogo il 6 novembre 2024 e che si concluderà con un momento conviviale per tutti i partecipanti.
Giovedì 3 ottobre 2024 – ore 18,30 – “Spazio Garibaldi”, piazza Garibaldi 2-4 Monza .
Abbiamo il piacere di invitarvi a un nuovo interessante incontro che avrà luogo il 31 maggio 2023 e che si concluderà con un momento conviviale per tutti i partecipanti.
11 ottobre 2024 – Itinerari milanesi – visita guidata nel Parco SempionePublished on Giugno 4th, 2024 | Category: INCONTRI ED EVENTI, PRIMO PIANO, PROSSIMI APPUNTAMENTI, ULTIME NOTIZIE, VISITE
A continuazione del ciclo “Itinerari milanesi” stiamo organizzando una visita a Milano il 21 giugno:
L’intreccio di arti e architettura in dialogo con la città
Dal Teatro Strehler alle Triennali, passando per il Parco Sempione e la Torre Branca
Ricostruendo la genesi storica e progettuale di una zona in cui, al Castello Visconteo e alla sua antica tenuta di caccia, si mescolano le memorie napoleoniche dell’Arco della Pace e dell’Arena, vi proponiamo una passeggiata inusuale che si snoda tra il Teatro Strehler e la Triennale, per concludersi con la vista sul parco e sulla città, dallo scenografico balcone panoramico della Torre Branca. La visita comprende l’accesso al Teatro Strehler, al Teatro Studio e al Palazzo della Triennale.
SCHEDA DELL’EVENTO Venerdì 11 ottobre 2024 h. 14,30
Dal Teatro Strehler alle Triennali, passando per il Parco Sempione e la Torre Branca
L’intreccio di arti e architettura in dialogo con la città
In bilico tra il cuore altoborghese del Quartiere Magenta e la vocazione bohémienne del Quartiere di Brera, due luoghi del Novecento simboleggiano lo stretto rapporto che lega le arti e l’architettura alla storia cittadina: il Piccolo Teatro e il Palazzo dell’Arte, sede delle Triennali, simbolicamente uniti dal Parco Sempione.
Fondato nel 1947 da Strehler e Grassi con il proposito di ricostruire la Milano del Dopoguerra a partire dall’Arte, il Piccolo si insedia in uno dei luoghi del terrore della città durante la Guerra, riuscendo nell’intento di “bonificarne” la cupa memoria, per sovrascrivere un futuro di dialogo aperto con la città. Progetto ambizioso che germoglia, dopo quella prima sede, con una nuova grande “fabbrica dell’arte” opera di M. Zanuso, confermandosi come un nuovo punto di riferimento, anche visivo, nella città contemporanea, attraverso l’aguzzo profilo riconoscibile della sua torre scenica. Al progetto si aggiunge il coevo recupero del vicino Teatro Fossati ottocentesco, che, trasformato in un inconsueto esperimento di moderno spazio teatrale, configura quindi una vera e propria cittadella dell’arte, aperta alla sperimentazione.
Nello stesso 1947 in cui inizia l’esperienza del Piccolo, sul lato opposto del Parco Sempione, lo storico edificio progettato da Muzio nel 1930-33 per accogliere le Triennali, con il progetto del QT8 apre a livello sia teorico che pratico il dibattito sul ruolo centrale dell’architetto nella ricostruzione postbellica, quasi liberando l’edificio di Muzio dai legami, cronologici e rappresentativi, con il Fascismo, per riaffermarne l’alto valore di luogo di sperimentazione e ricerca in tutte le forme d’arte. Un ruolo che era stato evidente negli anni Trenta, con le opere di Funi, Severini, Lodi, tuttora visibili, e con la Torre Littoria di Ponti e che prosegue anche nelle edizioni della Manifestazione che si susseguono nella seconda metà del Novecento, lasciando un’eredità tutt’altro che transitoria nello spazio limitrofo del Parco Sempione. Sono in particolare le Triennali del 1954 e del 1973 quelle destinate a lasciare la traccia più duratura, oggi immersa nel verde e per lo più “invisibile”. La prima, dedicata al tema della Prefabbricazione, vede sorgere il Bar Bianco di Griffini e la bellissima Biblioteca del Parco; la seconda, del 1973, dedicata allo Spazio Abitabile, con de Chirico e con alcune opere dall’alto valore sociale come quella di Arman e soprattutto il tormentato Teatro Continuo di Burri.
Ricostruendo la genesi storica e progettuale di una zona in cui, al Castello Visconteo e alla sua antica tenuta di caccia, si mescolano le memorie napoleoniche dell’Arco della Pace e dell’Arena, una passeggiata inusuale si snoda tra il Teatro Strehler e la Triennale, per concludersi con la vista sul parco e sulla città, dallo scenografico balcone panoramico della Torre Branca.
Ci si potrà iscrivere inviando una mail a segreteria@collegioarching-monza.it o telefonando a 348 6600686. La quota di partecipazione di 15,00 euro dovrà essere corrisposta il giorno della visita, a Milano. Gli architetti e gli ingegneri under 35 potranno partecipare alla visita versando una quota ridotta di euro 5,00.
La visita si effettuerà al raggiungimento di 15 partecipanti
- Quota di partecipazione: 18.00 € ( quota ridotta per partecipanti under 35 : euro 5,00)
- Durata: 4,00 ore circa
- Ritrovo: ore 14,15: largo Greppi, davanti al Teatro Strehler (MM2 Lanza).
- Per la salita alla Torre Branca ci sarà un costo aggiuntivo di 6€/persona
- La visita guidata sarà condotta da un architetto.
- E’ previsto un sistema di microfonaggio per una migliore fruizione della visita
Venerdì 24 novembre 2023 – ore 19,00 – “MILANO, I GRATTACIELI”, via Bergamo 20, Monza
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MILANO, I GRATTACIELI
Conferenza di architettura
Relatore: Professore Architetto SERGIO BOIDI
24 novembre 2023, ore 19,00
Monza, via Bergamo 20 – presso “Villa contemporanea”
Venerdì 24 novembre 2023 vi invitiamo alle ore 19,00 presso la galleria VILLA CONTEMPORANEA, via Bergamo 20 Monza, che ci ospiterà nel contesto della mostra NADIA GALBIATI – BLUE SKY. Proponiamo un incontro speciale di incursione tra Arte e Architettura. Le opere di Nadia Galbiati, scultrice di spazi, faranno da cornice alle immagini architettoniche proiettate durante la conferenza alla scoperta dei luoghi urbani.
Il Collegio
12 settembre 2023 – cocktail d’autunno – Saint, piazza Duomo 8, Monza
Il Collegio vi aspetta il 12 settembre, in piazza Duomo 8 , Monza, alla ripresa dell’attività dopo le vacanze estive
un aperitivo offerto dal Collegio a tutti i suoi iscritti
Stiamo organizzando per martedì 12 settembre una festa per riunire tutti i soci , e veramente contiamo di vedervi in tanti.
Ci ritroveremo alle ore 19,30 in piazza Duomo 8 a Monza, in un’area a noi riservata nel dehor del cocktail- bar ristorante Saint.
Tutti i soci effettivi e aderenti in regola con l’iscrizione 2023 saranno ospiti del Collegio, mentre chi volesse aggiungersi sarà il benvenuto e potrà partecipare al costo di euro 25,00 a persona.
Se siete interessati potete mandare già la vostra adesione inviando una mail a segreteria@collegioarching-monza.itl e precisando se sarete accompagnati; avrete comunque tempo fino al 6 settembre per inviare la vostra conferma.
Giovedì 5 luglio 2023 – ore 18,00 – “Sala Maddalena”, via santa Maddalena 7, MonzaPublished on Giugno 16th, 2023 | Category: INCONTRI ED EVENTI, NEWS, PRIMO PIANO, PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il giorno 5 luglio 2023 alle ore 18,00 si terrà nella Sala Maddalena di via S.ta Maddalena a Monza una conferenza dal titolo “L’ultima Nouvelle Vague. Paolo Portoghesi e il Post-modern” tenuta da Sergio Boidi, professore del Politecnico di Milano. Qui di seguito riportiamo una nota critica che riassume i contenuti della conferenza.
Per partecipare potete date conferma inviando una mail di conferma a segreteria@collegioarching-monza.it. È stata richiesta l’attribuzione di 2 cfp da parte degli ordini professionali.
L’ultima Nouvelle Vague
Paolo Portoghesi e il Post-Modern
Un mese fa moriva Paolo Portoghesi (1931-2023). Era l’ultimo grande esponente della corrente di pensiero che nella seconda metà del secolo scorso si prefisse di rinnovare l’architettura partendo dal rifiuto del dogmatismo moderno e dal richiamo alla storia come retaggio naturale dell’architettura. Si trattò di un movimento internazionale dai tratti eterogenei, con un nome, Post-Modern (usato per la prima volta nel 1977), che avrebbe dovuto essere sostituito da un’etichetta meno generica, ma mai trovata o cercata. Così l’espressione Post-Modern restò con il suo senso vago di cronistoria nel delineare il processo rivoluzionario perorato da Charles Jencks nel libro The language of Post-Modern architecture, tradotto in varie lingue, ma non italiano. Forse, perché in Italia non aveva molto da insegnare. Qui, infatti, si erano già formate, a partire dagli anni Cinquanta, tendenze architettoniche che si prefiggevano di superare all’indietro l’architettura moderna, recuperando il passato e le tradizioni negate dal moderno. Dapprima il Neoliberty di Gabetti e Isola, poi le esperienze fondanti dei BBPR, degli Architetti Associati (Gregotti, Meneghetti e Stoppino), di Rossi, di Canella e altri. La rivista “Casabella-Continuità” diretta da Rogers era lo strumento che dava voce alle nuove idee, in contrasto con “L’architettura” di Zevi, attestata in difesa dell’architettura moderna e organica. A livello internazionale la situazione appariva però sufficientemente chiara da consentire allo storico Reyner Banham di parlare di “ritirata italiana dall’architettura moderna”.
In generale, in Italia il distacco dell’architettura dal Movimento Moderno ha avuto aspetti di positiva problematicità ontologica. Questo ha reso l’esperienza italiana un fenomeno di nicchia per la sua raffinata organicità nel ricorso al valore della memoria e all’ascolto dei luoghi, diversamente dal saccheggio degli stilemi classici che invece avvenne in altri contesti culturali. In quei casi l’uso acritico degli stilemi, trasformati in orpelli aggiuntivi o in forme prive di anima, si risolse in un decorativismo superficiale che fu la causa prima dello scadimento dell’approccio postmodernista e infine del suo fallimento.
Nel 1980 due eventi concomitanti promossi da Portoghesi fecero la differenza, portando a una definizione più alta il cambiamento in corso: sul piano teorico il punto fu fissato dal libro “Dopo l’architettura moderna”, mentre sul piano dell’immagine il nuovo modo di pensare l’architettura venne esemplificato dalla Strada Novissima, ideata da Portoghesi allora direttore della Prima mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. La Strada, formata da dieci facciate a grandezza naturale disegnate da architetti famosi (Ghery, Koolhaas, Hollein, Isozaki, Venturi, Bofill, ecc.), ebbe una risonanza internazionale, cui si aggiunse il Teatro del Mondo di Aldo Rossi che intratteneva un dialogo metafisico con la Laguna veneta.
Le opere di Portoghesi si situano dunque all’interno di questa Nouvelle Vague ricca di promesse attese, e già si possono intravedere tra le pieghe dei primi edifici caratterizzati da giovanile esuberanza molti temi che accompagneranno l’architetto per il resto della vita. In questo modo l’architettura di Portoghesi ha attraversato il Post-Modern evitando di essere coinvolta nei suoi aspetti deteriori, rimanendo fedele alle proprie istanze iconologiche e culturali, che hanno avuto un forte riferimento nell’architettura barocca piemontese e romana, di cui Portoghesi è stato eccellente conoscitore e interprete. Fino ad arrivare vent’anni fa a studiare un rapporto nuovo con la natura, con la terra e i materiali primari che ha preso il nome di Geoarchitettura, tacciando una linea di continuità tra le scelte del passato e quelle del presente che si presta ora, chiusa la parabola esistenziale, all’interpretazione storica complessiva.
Sergio Boidi
Mercoledì 31 maggio 2023 – ore 18,30 – “Spazio Garibaldi”, piazza Garibaldi 2-4 Monza .
Abbiamo il piacere di invitarvi a un nuovo interessante incontro che avrà luogo il 31 maggio 2023 e che si concluderà con un momento conviviale per tutti i partecipanti.
21 settembre 2021 ore 19,00 – Sala Maddalena, Monza – conferenza “LA SCHEGGIA” con i progettisti strutturali della Torre Gioia 22, MilanoPublished on Settembre 17th, 2021 | Category: INCONTRI ED EVENTI, NEWS
Martedì 21 settembre riprendono le conferenze in presenza, organizzate dal Collegio.
Come noto, dovremo seguire le previste norme anticovid e per questo vi proponiamo un incontro che sarà a numero chiuso.
Abbiamo affittato la Sala Maddalena, via santa Maddalena 7, Monza e potremo ospitare 28 persone, tutte munite di Green Pass e con la prevista mascherina.
Siamo solo all’inizio, ma finalmente il Collegio potrà ricominciare a essere centro di aggregazione, cultura e informazione per i suoi iscritti.
Ci dispiace solo di poter ospitare un numero limitato di persone. Se siete interessati a partecipare, potete inviare una mail a segreteria@collegioarching-monza.it, indicando il vostro nome e cognome;
Vi rimanderemo conferma della vostra iscrizione perché parteciperanno solo i primi 28 che ci risponderanno.
mercoledì 22 gennaio 2020, ore 18,45 presso Spazio Garibaldi, piazza Garibaldi 2-4 Monza
“La pianificazione urbanistica (intesa come l’insieme delle regole introdotte, soprattutto localmente, per controllare le trasformazioni e gli usi di suoli ed edifici) fissa le coordinate entro cui la progettazione architettonica si esprime. Negli ultimi decenni, questo è spesso accaduto comprimendo significativamente gli spazi d’azione della progettazione. Sembra interessante chiedersi se ciò è per qualche ragione inevitabile, o se si possa invece pensare a forme di regolazione urbanistica che, pur difendendo importanti valori collettivi, lascino maggiore margine di manovra e di innovazione al disegno dell’ambiente costruito”
Il primo incontro che nel mese di gennaio sarà dedicato al tema dell’urbanistica.
Abbiamo invitato il prof. Stefano Moroni , docente del Politecnico di Milano, che ci parlerà di urbanistica guardando alle tante problematiche che questo tema comporta e alle difficoltà che i professionisti che lavorano in questo ambito devono ogni giorno affrontare e risolvere.
5 dicembre 2019 – Festa degli auguriPublished on Dicembre 18th, 2019 | Category: INCONTRI ED EVENTI, NEWS