Venerdì 15 settembre 2023, visita a Milano – La sede Iulm e The Sign
Venerdì 15 settembre 2023 ore 14,30
Nel Campus che dal 1993 ha preso forma nella periferia sud di Milano, tra i Navigli e la Barona, la Libera Università di Lingue e Comunicazione sta portando avanti un ambizioso progetto di rigenerazione urbana a partire dalla componente culturale. Seguendo infatti il modello già sperimentato in Bicocca dall’Università Statale e in Bovisa dal Politecnico, anche lo IULM ha infatti inteso vivificare la propria radice milanese, insediandosi in un’area marginale della città e confermando così il superamento del suo secolare sviluppo monocentrico, verso la creazione di una Milano del futuro policentrica. Un’operazione che IULM ha portato avanti con il duplice intento di sfruttare la disponibilità di spazi, su cui espandere l’ateneo con aule e servizi all’altezza del proprio nome, e di contribuire con la propria presenza a fare di una zona periferica un nuovo polo terziario e culturale per Milano, caratterizzato da una elevata qualità urbana. L’intento è apparso evidente quando, dopo la realizzazione del primo edificio del Campus, progettato dall’ing. Guiducci in forme che rivendicano l’origine “lombarda” della Scuola fondata da Carlo Bo nel 1968, nel 2015 è sorta una nuova porzione del Campus firmata dallo Studo 5+1AA. Se la sua alta Torre costituisce infatti un nuovo punto di riferimento visivo nello skyline di questa parte della città, l’adiacente Auditorium, rivestito in ceramica diamantata verde scuro, aprendosi ad eventi rivolti alla cittadinanza, incarna pienamente gli ambiziosi scopi culturali dello IULM. Un progetto -l’unico per l’Italia- che è stato premiato agli AIT Awards di Francoforte nel 2014. Le aspettative dell’Ateneo dunque si stanno concretizzando: il primo tassello del nuovo quartiere che lo circonda è sorto su progetto di M. Cucinella nel 2012: si tratta del Parallelo, un “grattacielo orizzontale” che pare compensare la sua enorme dimensione sollevandosi da terra come una gigantesca “palafitta”. Il nuovo recentissimo tassello è invece il complesso The Sign, opera di Progetto CMR: un insieme di edifici, inaugurati a partire dal 2020 e progettati per ottenere la certificazione LEED Platinum. Li caratterizzano le facciate vetrate schermate da lamine metalliche dorate e cangianti dall’andamento irregolare e “tagliate” da un “segno”, filo conduttore che, raccogliendo i flussi pedonali provenienti dalla metropolitana, li proietta all’interno degli edifici e si espande con un “segno” luminoso sulla pavimentazione dell’ampia piazza di raccordo. La visita di The Sign sarà eccezionalmente arricchita dalla possibilità di accedere ad alcuni degli spazi della sede AON. A raccontare il progetto saranno gli architetti de Il Prisma, la Società internazionale di Architettura e di Design che, grazie a un lungo lavoro di ricerca svolto insieme all’azienda, ha dato forma a spazi di lavoro modellati all’insegna del benessere dei dipendenti. Proprio lo spazio aperto della piazza di The Sign e la sua estensione nel Giardino proteso verso il Campus costituisce, simbolicamente, il tramite di continuità tra università e mondo del lavoro, su cui IULM ha da sempre fondato la propria specificità. Programma: *h. 14,30: arrivo a MM2 Romolo e(all’esterno della fermata, presso l’edicola) – inquadramento storico sulla zona *h. 15,00 : spostamento verso IULM con introduzione architettonica sull’edificio e sul suo ruolo nella riqualificazione della zona, con ingresso negli spazi dell’ateneo: sia in quelli originari, sia in quelli dello Studio 5+1AA, e (se possibile), con accesso all’Auditorium *a seguire spostamento verso il Parallelo di Cucinella (solo esterno) e verso il Giardino davanti all’Ateneo *h. 17/17,30ca: visita a The Sign, con intervento de Il Prisma e racconto anche sugli edifici in progress Servizio di microfonaggio incluso
Un nuovo tassello urbano rinasce dalla cultura
Il Campus IULM e il complesso The Sign
A continuazione del ciclo “Itinerari milanesi” stiamo organizzando una visita a Milano il 15 settembre con tema : Un nuovo tassello urbano rinasce dalla cultura: Il Campus IULM e il complesso The Sign . Ci si potrà iscrivere inviando una mail a segreteria@collegioarching-monza.it o telefonando a 348 6600686. La quota di partecipazione di 15,00 euro dovrà essere corrisposta il giorno della visita, a Milano. Gli architetti e gli ingegneri under 35 potranno partecipare alla visita versando una quota ridotta di euro 5,00

Nel Campus che dal 1993 ha preso forma nella periferia sud di Milano, tra i Navigli e la Barona, la Libera Università di Lingue e Comunicazione sta portando avanti un ambizioso progetto di rigenerazione urbana a partire dalla componente culturale. Seguendo infatti il modello già sperimentato in Bicocca dall’Università Statale e in Bovisa dal Politecnico, anche lo IULM ha infatti inteso vivificare la propria radice milanese, insediandosi in un’area marginale della città e confermando così il superamento del suo secolare sviluppo monocentrico, verso la creazione di una Milano del futuro policentrica. Un’operazione che IULM ha portato avanti con il duplice intento di sfruttare la disponibilità di spazi, su cui espandere l’ateneo con aule e servizi all’altezza del proprio nome, e di contribuire con la propria presenza a fare di una zona periferica un nuovo polo terziario e culturale per Milano, caratterizzato da una elevata qualità urbana. L’intento è apparso evidente quando, dopo la realizzazione del primo edificio del Campus, progettato dall’ing. Guiducci in forme che rivendicano l’origine “lombarda” della Scuola fondata da Carlo Bo nel 1968, nel 2015 è sorta una nuova porzione del Campus firmata dallo Studo 5+1AA. Se la sua alta Torre costituisce infatti un nuovo punto di riferimento visivo nello skyline di questa parte della città, l’adiacente Auditorium, rivestito in ceramica diamantata verde scuro, aprendosi ad eventi rivolti alla cittadinanza, incarna pienamente gli ambiziosi scopi culturali dello IULM. Un progetto -l’unico per l’Italia- che è stato premiato agli AIT Awards di Francoforte nel 2014. Le aspettative dell’Ateneo dunque si stanno concretizzando: il primo tassello del nuovo quartiere che lo circonda è sorto su progetto di M. Cucinella nel 2012: si tratta del Parallelo, un “grattacielo orizzontale” che pare compensare la sua enorme dimensione sollevandosi da terra come una gigantesca “palafitta”. Il nuovo recentissimo tassello è invece il complesso The Sign, opera di Progetto CMR: un insieme di edifici, inaugurati a partire dal 2020 e progettati per ottenere la certificazione LEED Platinum. Li caratterizzano le facciate vetrate schermate da lamine metalliche dorate e cangianti dall’andamento irregolare e “tagliate” da un “segno”, filo conduttore che, raccogliendo i flussi pedonali provenienti dalla metropolitana, li proietta all’interno degli edifici e si espande con un “segno” luminoso sulla pavimentazione dell’ampia piazza di raccordo. La visita di The Sign sarà eccezionalmente arricchita dalla possibilità di accedere ad alcuni degli spazi della sede AON. A raccontare il progetto saranno gli architetti de Il Prisma, la Società internazionale di Architettura e di Design che, grazie a un lungo lavoro di ricerca svolto insieme all’azienda, ha dato forma a spazi di lavoro modellati all’insegna del benessere dei dipendenti. Proprio lo spazio aperto della piazza di The Sign e la sua estensione nel Giardino proteso verso il Campus costituisce, simbolicamente, il tramite di continuità tra università e mondo del lavoro, su cui IULM ha da sempre fondato la propria specificità. Programma: *h. 14,30: arrivo a MM2 Romolo e(all’esterno della fermata, presso l’edicola) – inquadramento storico sulla zona *h. 15,00 : spostamento verso IULM con introduzione architettonica sull’edificio e sul suo ruolo nella riqualificazione della zona, con ingresso negli spazi dell’ateneo: sia in quelli originari, sia in quelli dello Studio 5+1AA, e (se possibile), con accesso all’Auditorium *a seguire spostamento verso il Parallelo di Cucinella (solo esterno) e verso il Giardino davanti all’Ateneo *h. 17/17,30ca: visita a The Sign, con intervento de Il Prisma e racconto anche sugli edifici in progress Servizio di microfonaggio incluso
Viaggio di studio a Parigi : 2-5 dicembre 2023Published on Settembre 1st, 2023 | Category: NEWS
LUCI DI NATALE A PARIGI : 2 – 5 dicembre 2023 .
Per vedere il programma fate clic qui
La quota prevista con 25 partecipanti , è la seguente: Soci e soci aderenti in regola con l’iscrizione 2023: €. 1.200,00 Partecipanti non iscritti al Collegio : €. 1.250,00 Supplemento camera singola : €. 320,00 LA QUOTA COMPRENDE Viaggio andata/ritorno con volo diretto da Milano, bagaglio da stiva incluso, tasse aeroportuali (soggette a riconferma fino ad emissione dei biglietti aerei), sistemazione in hotel **** in camera doppia con pernottamento e prima colazione, pullman privato per tutta la durata del soggiorno, guida architetto locale per 3 giornate intere + 1 giornata di guida turistica locale, guide come indicato nel programma, 1 cena presso il ristorante “Le Ciel del Paris” con menu 3 portate (acqua e vino), assicurazione medico/bagaglio e annullamento, servizio whisker, tassa di soggiorno, documentazione di viaggio LA QUOTA NON COMPRENDE Tutti i pranzi e due cene, ulteriori ingressi, extra in generale e tutto quanto non indicato ne “ la quota comprende”. (Programma di viaggio soggetto a riconferma) Vi chiediamo cortesemente, se interessati, di inviarci la vostra adesione. Per poter mantenere la prenotazione dei voli e delle camere con le tariffe oggi stabilite, l’agenzia organizzatrice richiede che venga versato un acconto di euro 200,00 entro il 24 settembre 2023, formalizzando così l’iscrizione al viaggio. Per questa iniziativa è stata fatta domanda all’Ordine degli architetti PPC di Monza e Brianza dell’attribuzione dei CFP e siamo in attesa di risposta Per ulteriori informazioni o chiarimenti potete contattare la Segreteria del Collegio – tel. 348 6600686.


IL COLLEGIO AUGURA A TUTTI I SOCI E A TUTTI GLI AMICI UNA BELLISSIMA ESTATE

(Immagine tratta dal Calendario 2023 – MANTOVARCHITETTURA Politecnico di Mi, Polo territoriale di Mantova)
Riprenderemo la nostra attività a settembre :- Dal 5 settembre: invio del programma del “ viaggio “Luci di Natale a Parigi” dall’1 al 5 dicembre 2023 con la richiesta delle pre-adesioni
- Martedi 12 Settembre ore 19,30 “cocktail d’autunno”presso “Saint”, piazza Duomo 8, Monza : tutti i soci effettivi e i soci aderenti in regola con l’iscrizione 2023 saranno ospiti del Collegio, mentre chi vorrà aggiungersi sarà il benvenuto e potrà partecipare all’ apericena al costo di euro 25,00 a persona.
- Venerdì 15 settembre ore 14,30 : terzo itinerario tra le nuove architetture di Milano – visita alla sede IULM, con The Sign (Prog. CMR)
12 settembre 2023 – cocktail d’autunno – Saint, piazza Duomo 8, Monza
Il Collegio vi aspetta il 12 settembre, in piazza Duomo 8 , Monza, alla ripresa dell’attività dopo le vacanze estive
un aperitivo offerto dal Collegio a tutti i suoi iscritti
Stiamo organizzando per martedì 12 settembre una festa per riunire tutti i soci , e veramente contiamo di vedervi in tanti. Ci ritroveremo alle ore 19,30 in piazza Duomo 8 a Monza, in un’area a noi riservata nel dehor del cocktail- bar ristorante Saint. Tutti i soci effettivi e aderenti in regola con l’iscrizione 2023 saranno ospiti del Collegio, mentre chi volesse aggiungersi sarà il benvenuto e potrà partecipare al costo di euro 25,00 a persona. Se siete interessati potete mandare già la vostra adesione inviando una mail a segreteria@collegioarching-monza.itl e precisando se sarete accompagnati; avrete comunque tempo fino al 6 settembre per inviare la vostra conferma.Giovedì 5 luglio 2023 – ore 18,00 – “Sala Maddalena”, via santa Maddalena 7, MonzaPublished on Giugno 16th, 2023 | Category: INCONTRI ED EVENTI, NEWS, PRIMO PIANO, PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il giorno 5 luglio 2023 alle ore 18,00 si terrà nella Sala Maddalena di via S.ta Maddalena a Monza una conferenza dal titolo “L’ultima Nouvelle Vague. Paolo Portoghesi e il Post-modern” tenuta da Sergio Boidi, professore del Politecnico di Milano. Qui di seguito riportiamo una nota critica che riassume i contenuti della conferenza.
Per partecipare potete date conferma inviando una mail di conferma a segreteria@collegioarching-monza.it. È stata richiesta l’attribuzione di 2 cfp da parte degli ordini professionali.
Un mese fa moriva Paolo Portoghesi (1931-2023). Era l’ultimo grande esponente della corrente di pensiero che nella seconda metà del secolo scorso si prefisse di rinnovare l’architettura partendo dal rifiuto del dogmatismo moderno e dal richiamo alla storia come retaggio naturale dell’architettura. Si trattò di un movimento internazionale dai tratti eterogenei, con un nome, Post-Modern (usato per la prima volta nel 1977), che avrebbe dovuto essere sostituito da un’etichetta meno generica, ma mai trovata o cercata. Così l’espressione Post-Modern restò con il suo senso vago di cronistoria nel delineare il processo rivoluzionario perorato da Charles Jencks nel libro The language of Post-Modern architecture, tradotto in varie lingue, ma non italiano. Forse, perché in Italia non aveva molto da insegnare. Qui, infatti, si erano già formate, a partire dagli anni Cinquanta, tendenze architettoniche che si prefiggevano di superare all’indietro l’architettura moderna, recuperando il passato e le tradizioni negate dal moderno. Dapprima il Neoliberty di Gabetti e Isola, poi le esperienze fondanti dei BBPR, degli Architetti Associati (Gregotti, Meneghetti e Stoppino), di Rossi, di Canella e altri. La rivista “Casabella-Continuità” diretta da Rogers era lo strumento che dava voce alle nuove idee, in contrasto con “L’architettura” di Zevi, attestata in difesa dell’architettura moderna e organica. A livello internazionale la situazione appariva però sufficientemente chiara da consentire allo storico Reyner Banham di parlare di “ritirata italiana dall’architettura moderna”.
In generale, in Italia il distacco dell’architettura dal Movimento Moderno ha avuto aspetti di positiva problematicità ontologica. Questo ha reso l’esperienza italiana un fenomeno di nicchia per la sua raffinata organicità nel ricorso al valore della memoria e all’ascolto dei luoghi, diversamente dal saccheggio degli stilemi classici che invece avvenne in altri contesti culturali. In quei casi l’uso acritico degli stilemi, trasformati in orpelli aggiuntivi o in forme prive di anima, si risolse in un decorativismo superficiale che fu la causa prima dello scadimento dell’approccio postmodernista e infine del suo fallimento.
Nel 1980 due eventi concomitanti promossi da Portoghesi fecero la differenza, portando a una definizione più alta il cambiamento in corso: sul piano teorico il punto fu fissato dal libro “Dopo l’architettura moderna”, mentre sul piano dell’immagine il nuovo modo di pensare l’architettura venne esemplificato dalla Strada Novissima, ideata da Portoghesi allora direttore della Prima mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. La Strada, formata da dieci facciate a grandezza naturale disegnate da architetti famosi (Ghery, Koolhaas, Hollein, Isozaki, Venturi, Bofill, ecc.), ebbe una risonanza internazionale, cui si aggiunse il Teatro del Mondo di Aldo Rossi che intratteneva un dialogo metafisico con la Laguna veneta.
Le opere di Portoghesi si situano dunque all’interno di questa Nouvelle Vague ricca di promesse attese, e già si possono intravedere tra le pieghe dei primi edifici caratterizzati da giovanile esuberanza molti temi che accompagneranno l’architetto per il resto della vita. In questo modo l’architettura di Portoghesi ha attraversato il Post-Modern evitando di essere coinvolta nei suoi aspetti deteriori, rimanendo fedele alle proprie istanze iconologiche e culturali, che hanno avuto un forte riferimento nell’architettura barocca piemontese e romana, di cui Portoghesi è stato eccellente conoscitore e interprete. Fino ad arrivare vent’anni fa a studiare un rapporto nuovo con la natura, con la terra e i materiali primari che ha preso il nome di Geoarchitettura, tacciando una linea di continuità tra le scelte del passato e quelle del presente che si presta ora, chiusa la parabola esistenziale, all’interpretazione storica complessiva.
Sergio Boidi
L’ultima Nouvelle Vague
Paolo Portoghesi e il Post-Modern

venerdì 9 giugno 2023 – Visita guidata a Milano, Porta Genova: 0 La rinascita delle fabbriche, all’insegna dell’arte e della creatività






Per partecipare potete iscrivervi inviando una mail a segreteria@collegioarching-monza.it o telefonando a 348 6600686. La visita si effettuerà al raggiungimento di 15 partecipanti Durata: 4,00 ore circa Ritrovo: ore 14,15 in via Bergognone 34, Milano (da raggiungere con mezzi propri) La visita guidata sarà condotta da un architetto. E’ previsto un sistema di microfonaggio per una migliore fruizione della visita
Mercoledì 31 maggio 2023 – ore 18,30 – “Spazio Garibaldi”, piazza Garibaldi 2-4 Monza .
Abbiamo il piacere di invitarvi a un nuovo interessante incontro che avrà luogo il 31 maggio 2023 e che si concluderà con un momento conviviale per tutti i partecipanti.

Buona Pasqua a tutti gli amici del Collegio – 9 aprile 2023Published on Aprile 6th, 2023 | Category: NEWS

venerdì 17 marzo 2023 – Visita guidata all’università Bocconi di Milano: un viaggio nella grande architettura del Novecento, dal Razionalismo all’età contemporanea.



21 settembre 2021 ore 19,00 – Sala Maddalena, Monza – conferenza “LA SCHEGGIA” con i progettisti strutturali della Torre Gioia 22, MilanoPublished on Settembre 17th, 2021 | Category: INCONTRI ED EVENTI, NEWS
